Manifesto degli ingenerosi

Fin da piccoli abbiamo sentito elogiare a ogni occasione altruismo e generosità, tanto da far sentire noi, che non siamo né generosi né altruisti, esseri spregevoli.
E sia, noi egoisti saremo disprezzabili moralmente, ma praticamente facciamo peggio di voi altruisti? Il mondo sarebbe veramente migliore se anche noi fossimo come voi?

Fame nel mondo

La lotta contro la fame nel mondo, che sembrava avviata alla vittoria, subisce dolorose sconfitte dalla metà degli anni '10: già ridotti a circa 600 milioni gli afflitti, ha dovuto rilevare sempre più nutriti gruppi di affamati, che ammontano nel 2021 a più di 800 milioni di persone; siamo così regrediti di 15 anni!.
Che fare? Se lo chiese anche Thomas Robert Malthus, nel diciannovesimo secolo, per concludere infine che laddove la disponibilità di cibo cresce aritmeticamente, la popolazione cresce geometricamente, vanificando il miglioramento ottenuto e rischiando di condurre l'umanità a un destino di carestia e di lotta per la sopravvivenza. Oggi invece si dice che si produca nel mondo cibo sufficiente a sfamare l'umanità, ma il problema è che è mal distribuito. Anche se è così, questo significa che col senno del poi Malthus aveva torto? Ma anche se riuscissimo, generosamente, a sfamare tutti, quale risultato otterremmo a lungo termine, se non di accelerare l'incremento della popolazione, aumentando così consumi, inquinamenti, e in definitiva la fame nel mondo?

Guerre

Quando si parla di guerre, si usa, in omaggio ai principi del buonismo, affermare che la colpa è delle potenze occidentali, che speculano.
Ma l'ultima guerra scatenata da un paese occidentale è stata nel 1982 quella della Falkland. Durò due mesi e mezzo, e noi del mondo ricco non l'abbiamo certo incoraggiata (stendendo un velo pietoso sull'Italia che non aderì alle sanzioni e sulla francese Exocet che continuò a mandare agli argentini i suoi micidiali missili).

Migranti

Milioni di poveri e affamati stentano a sopravvivere nel loro paese. L'unica speranza che coltivano è di migrare un giorno in Europa. Ohibò, che fare?
Se volete aiutarli, la soluzione normale sarebbe bandire l'offerta di emigrare, istituire uffici che raccolgano in loco e vaglino le domande di permesso, selezionare gli aspiranti, permettere loro di migrare con un biglietto normale, un visto e un permesso di lavoro temporaneo. Invece no, nella vostra generosità, preferite sostenere le ONG che operano nel Mediterraneo, proclamare la solidarietà (veramente sarebbe "carità", ma chiamare le cose col loro nome non è chic) e tirare un sospiro di sollievo per le vite salvate in mare.
Insomma, ci si commuove per i reietti, ma solo quelli che sono arrivati a proprie spese alle nostre porte. In questo modo siete proprio voi, cari generosi, che incoraggiate ulteriori masse di disperati ad affrontare un viaggio, rischiando di cadere nelle mani di passatori, negrieri e scafisti. I migranti schiavizzati e torturati in Libia, o finiti in fondo al mare, ce li avete sulla coscienza proprio voi (vedi per contro i cosiddetti "corridoi umanitari").

Consumo energetico e cambiamento climatico

Ahi, su questo dobbiamo ammettere che noi egoisti facciamo grandi guasti. Possiamo accusare l'agricoltura dei paesi poveri di creare più gas serra rispetto all'agricoltura moderna, ma dobbiamo ammettere che i bovini che alleviamo, tra rutti e scorregge, contribuiscono non poco alla diffusione di metano nell'atmosfera.
Se nel mondo c'è un consumo energetico medio pari a 350, ogni italiano consuma circa 562, laddove in paesi come la Guinea il consumo è circa 2, e di conseguenza il riscaldamento globale.
Certo, possiamo sforzarci di consumare meno riscaldamento, meno aria condizionata e meno benzina, ma il guaio è che praticamente TUTTO ciò che consumiamo costa energia, sia essa bruciata qui o nelle località di produzione. Per esempio, per fabbricare uno smartphone si consumano qualcosa come 280 chilowattora.
Allora diamoci una regolata; come? Smettiamo di andare in auto, non saliamo più su un aereo, diventiamo vegetariani, diminuiamo per quanto possibile tutti i nostri consumi, e diamo il buon esempio ai nostri figli...
Figli??? Ma praticamente TUTTI gli sforzi che possiamo fare per consumare meno si vanificano nel momento in cui mettiamo al mondo un figlio in più!
Quindi fare meno figli è il gesto più utile al salvataggio del pianeta. Si dirà che col miglioramento dell'istruzione diminuiscono i figli per coppia, ma intanto a dare il buon esempio siamo noi dei paesi ricchi; inutile poi dire che noi italiani non dobbiamo prendere lezioni proprio da nessuno.

Conclusioni

Se qualcuno non ha da mangiare, dagli un buon libro.
Se qualcuno non ha di che coprirsi, dagli un preservativo.
Se ti viene voglia di fare un figlio in più, siediti e aspetta che ti passi.
E a salvare il pianeta siamo noi egoisti, non voi generosi.

OTT 2021

Paradossi poco ortodossi del Terzo Millennio