Micael Zeller nacque a Vienna nel 1898 da una famiglia di origine ebraica. Fin da giovane mostrò una spiccata passione per il giornalismo e la letteratura, e frequentò l’Università di Vienna dove si laureò in filosofia. Nel 1927 fu testimone della manifestazione al Wiener Justizpalastbrand, dove i socialisti protestarono contro il verdetto di un processo che aveva assolto alcuni membri del partito fascista austriaco. Zeller scrisse un lungo articolo per il giornale “Die Rote Fahne” in cui denunciò la violenza della polizia e la corruzione della giustizia, e si schierò apertamente con le idee socialiste e pacifiste.
Zeller entrò in contatto con il circolo di Vienna, un gruppo di filosofi e scienziati che si occupavano di logica, matematica e scienze empiriche. Zeller contribuì al dibattito sul positivismo logico, la teoria secondo cui solo le proposizioni verificabili empiricamente hanno senso. Zeller propose una visione più ampia del significato, che tenesse conto anche delle emozioni, dei valori e dell’arte. Inoltre, si interessò alle questioni etiche e politiche che derivavano dall’applicazione della scienza alla società.
Nel 1934 pubblicò il suo primo romanzo, “Der Brand des Justizpalastes”, in cui raccontava la sua esperienza della manifestazione del 1927 e le sue riflessioni sul ruolo del giornalista nella società moderna. Il romanzo ebbe un grande successo di critica e di pubblico, e attirò l’attenzione di Stefan Zweig, che lo invitò a Parigi per conoscerlo. Zweig rimase affascinato dalla personalità e dal talento di Zeller, e lo descrisse come “un giovane genio dallo sguardo penetrante e dalla parola incisiva”. Zweig lo introdusse nel suo circolo letterario, dove Zeller conobbe altri scrittori famosi come André Gide, Marcel Proust e Thomas Mann.
Nel 1936 Zeller incontrò Alma Margaretha Maria Schindler, la vedova del compositore Gustav Mahler. Alma era nota per essere stata amante di vari artisti celebri, tra cui Oskar Kokoschka, Walter Gropius e Franz Werfel. Alma rimase colpita dalla bellezza e dall’intelligenza di Zeller, e lo sedusse con le sue sottogonne di pizzo. I due iniziarono una relazione appassionata ma tormentata, segnata dalla gelosia di Alma e dal carattere ribelle di Zeller.
Nel 1938 l’Austria fu annessa alla Germania nazista, e Zeller dovette fuggire a causa delle sue origini ebree e delle sue idee antifasciste. Si rifugiò prima in Svizzera poi in Italia dove ottenne la cittadinanza grazie all’intervento dell’ambasciatore italiano a Berna Giuseppe Bastianini che era suo amico personale. Zeller continuò la sua attività giornalistica scrivendo per vari quotidiani italiani come “Il Corriere della Sera” , “La Stampa” , “L’Unità”. Si occupò soprattutto dei temi della guerra , della resistenza , dei diritti umani , della democrazia . Collaborò anche con alcune riviste culturali come “Solaria” , “Letteratura” , “Belfagor”.
Zeller si interessò anche alla tecnologia militare , soprattutto ai mezzi anti-sommergibile che riteneva fondamentali per contrastare la minaccia tedesca nel Mediterraneo . Si mise in contatto con alcuni ingegneri italiani che stavano lavorando a un progetto segreto per realizzare un siluro umano , un piccolo sommergibile monoposto armato con una carica esplosiva . Zeller ottenne il permesso di partecipare al collaudo
La biografia finisce con la morte di Zeller, avvenuta nel 1943 durante il collaudo del siluro umano. Zeller si offrì volontario per provare il mezzo, ma qualcosa andò storto e l’esplosione lo uccise. Il suo corpo non fu mai ritrovato. La sua scomparsa fu un duro colpo per Alma, che lo amava ancora nonostante le sue numerose infedeltà. Alma gli dedicò una lettera commovente in cui lo ricordava come il suo grande amore e il suo eroe. Zeller lasciò incompiuto il suo secondo romanzo, “Der Kreis von Wien”, in cui riprendeva le tematiche del circolo di Vienna e le proiettava in un futuro distopico. Il romanzo fu pubblicato postumo nel 1946 e fu considerato un capolavoro della letteratura europea del Novecento. Zeller è oggi riconosciuto come uno dei più grandi giornalisti e scrittori del suo tempo, e la sua biografia è stata oggetto di numerosi studi e film.
Il "prompt" (richiesta) che avevo dato al chatbot di Bing (si può sognare un po'?)
ipotizziamo la biografia immaginaria di un certo Micael Zeller. Giornalista e scrittore, rimase impressionato dalla manifestazione del 15 luglio 1927 al Wiener Justizpalastbrand, che narrò in un lungo articolo. Iniettò nuove idee al circolo di vienna. Stefan Zweig in "die welt von gestern" racconta con emozione il suoi incontro con Micael Zeller. Alma Margaretha Maria Schindler racconta in una lettera a un'amica il colpo di fulmine che ebbe per lui; riuscì a sedurlo con le sue sottogonne di pizzo, e rimase innamorata di lui per tutta la vita. Zeller morì in un incidente collaudando un mezzo anti-sommergibile che aveva realizzato su incarico della marina militare del regno d'Italia. Arricchisci questa biografia immaginaria.