DIARIO DELLA LA MIA QUARANTENA LOMBARDA 2020 - primi 10 giorni

7 marzo - GIORNO 0

Viene pubblicata l'indiscrezione che il governo ha deciso di chiudere la Lombardia. Mi sembra impossibile. Poi leggendo meglio si vede che è solo una bozza. Spero ancora che sia una bufala.
Scrivo ai miei compagni di classe: Non avrei immaginato di coricarmi con l'angoscia di questa imprevista situazione. Mi angoscia anche il pensiero che altrove non stanno meglio di noi, è questione di giorni o di settimane. Quello che certamente dobbiamo ricordare è che i nostri genitori ne hanno passate di molto peggio.
Chat con Parigi:
- Come va el me' Milan?
- Un momento che controllo. La madunina c'è ancora
- Perché, la vedi da casa tua?
- Ne dubitavi?
- Sì, tutt'ora
Ho dovuto mandare la foto dal mio balcone per convincerla!


8 marzo - GIORNO 1

Che fare? Mi sembra prudenziale riempire la dispensa, di carne e altro. Riflessi atavici.
Andiamo a fare un po' di spesa sul tardi. Fuori dal PAM piccola coda ben distanziata; ci dirottiamo altrove... Alla fine abbiamo comprato chili di carne! Riflessi atavici, ma siamo comunque contenti di essere ben riforniti.
Abrogato qui anche solito raduno di donne: dovevano essere solo sei, ma alla fine hanno preferito eviare di stare vicine a tavola.
Sono depresso. Non per la mia situazione, ma mi opprime il pensiero che sarà lunga. Espongo al balcone la bandiera, per dimostrare il mio patriottismo e la fierezza della resilienza.
Guardo con diffidenza le maniglie delle porte del mio condominio, i bottoni dell'ascensore... Preso da un raptus afferro il flacone di alcol per un'effimera disinfezione.
In seguito al PAM ammiriamo la civiltà: ingressi regolati anche se il negozio è quasi vuoto, ripiani ripuliti continuamente. Mio cugino mi scrive parole di simpatia da Israele. Non mi permetto di rispondergli che una pioggia di virus incute meno paura rispetto a una pioggia di razzi.
Dopo aver guardato la televisione, alla sera passo in rassegna qualche pornazzo, poi mi accorgo di avere “Il deserto rosso”, e ora ne parlo. I film di Antonioni costituiscono per me un mito per motivi familiari. Non avevo mai visto il film intero, ma forse ne avevo letto a suo tempo la sceneggiatura. Fu il suo primo film a colori, e al colore lui voleva proprio dare un senso, forse per un pizzico di snobismo, come per lasciar capire che accettava di girare a colori sì, ma non per consumismo.
Molta estetica stile Antonioni, poi un'apparizione della protagonista femminile (Monica Vitti). Il suo viso, BRUTTO, esprime subito un disagio psichico, che fa venire voglia di esplorare (il che accade al protagonista maschile).
Nelle battute della protagonista ho avvertito la drammatizzazione dell'autentica personalità di Monica Vitti, donna che ho conosciuto solo pochi anni fa attraverso i suoi libri, capolavori di poesia in prosa.
Insomma, mi ha veramente preso molto, almeno fino al minuto 42,47.

  

9 marzo - GIORNO 2

Tempesta di appelli drammatici di medici vari si propagano tramite i social. Peccato che stavolta non siano bufale, bensì tutti veri.
Tra le battute, quella che mi ha più divertito: MA AD AMSTERDAM LA ZONA ROSSA E' ORGANIZZATA MEGLIO!
Seguo la triste statistica dei contagi, e sogno il momento in cui la curva cominci ad attenuarsi. Città un po' semivuota, bella da girare in bicicletta tanto per fare un po' di movimento.
Comincio pensare di proporre agli amici di incontrarci non intimamente in un posto tipo arco della pace.
Non sapevo che esistesse in Italia una sede del Maghen David Adom. Domani è Purim, e il Maghen David Adom scrive: Oggi è un giorno di festa ed è giusto celebrarlo perfino in tempi difficili come questo, anche se in maniera più "intima". Siamo sopravvissuti a "corone" che si sono mostrate molto più determinate a eliminarci di questo virus! Tra i tanti, cito il Faraone, Nabucco, diversi Zar e Vittorio Emanuele lll.
Il Montalbano di stasera cade a fagiuolo come consolazione.... Ma no, c'è Conte!

10 marzo - GIORNO 3

Italia bloccata: mal comune mezzo gaudio? Comunque penso alle masse che due giorni fa si erano proprio accalcate nei treni per fuggire al sud. Quale errore, il timore di restare esiliati qui era infondato, ma si può anche comprendere il panico.
In Francia hanno vietato manifestazioni con più di mille persone. Mille persone??? Un numero fantastico valutato da qui; scommetto che oggi o domani lo ridurranno drasticamente.
La mia panetteria è piccola e di questi tempi si entra in due o tre clienti per volta. Ieri ho visto con orrore un cliente che per prendere un sacchetto di cellophane si è leccato il dito. L'orrore si è mutato in panico quando ha allungato la mano per salutare il panettiere, per fortuna hanno solo scontrato le nocche.
Ma è mai possibile che chi parla in televisione non sappia pronunciare una parola come Wuhan??? Le abbiamo sentite tutte (anche in altri paesi). Con quello che prende di stipendio un dicitore del telegiornale non potrebbe informarsi?
Lo credete un dettaglio innocuo? Guardate i casini che abbiamo avuto con gli sbarchi e i vari Salvini. Tutta colpa di quelli che per settimane hanno parlato di "Caròla Rachéte", e vorrei sapere che cosa pensi il mio amico Haim, cultore di Yiddish, di quella ridicola ma non innocua pronuncia del nome della capitana che si infilò come un razzo in porto.
Maschera o non maschera? Per settimane hanno scritto che non serve per difendersi, adesso dicono che può servire... Ed è qui che il nostro malefico nemico si è tradito: ho scoperto chi è, e qual è il suo giochetto.
Molti studiosi ritengono che il covid sia passato attraverso un animale... E quale animale esattamente, ve lo ricordate?
Ma sì, è proprio lui, il padrone dei pipistrelli, che diffonde il virus per trasformarci tutti a sua immagine e somiglianza!
Un amico mi ha prestato una chiavetta USB Huawei un po' strana. Sono curioso di esaminarla, ma prima l'ho disinfettata. Non si sa mai, un virus!
In TV si descrive la drammaticità della situazione, però alle 22,45 la statistica sembra mostrare un vero crollo dei contagi. Dicono che è solo per un ritardo nei dati. Fino a domani illudiamoci che sia reale!

11 marzo - GIORNO 4

"Aumento esponenziale dei casi, rianimazioni a rischio. Ma la crescita sembra rallentare". Basta un minimo di cognizione di che cosa sia una derivata per afferrare la contradditorietà di questo titolo della Stampa.
Purtroppo il calo era un'illusione, e del resto ho appena sentito un epidemiologo che prevede almeno una settimana per raggiungere il picco. Però qualche motivo per illuderci c'è: l'alto ieri avevano contato 1797 contagi, tra ieri e oggi una media di solo 1645 al giorno.
Completata la visione di Deserto Rosso. Ecco una scena che mi aveva colpito già quando lessi la sceneggiatura, qualche ventennio fa.
E le ultime notizie? Non oso leggerle, lo farò domattina.
Tanto agli arresti domiciliari si ha tanto tempo...

12 marzo - GIORNO 5

Le curve dell'espansione del morbo in altri paesi sembrano ricalcare quella italiana. Solo che sono indietro di un po' di giorni: vedi qui e qui.
"Questa è una pandemia controllabile" dice l'OMS. Non so che cosa intendano per "controllabile", ma mi rassegno alla sua continua espansione fino al livello massimo, cioè finché si raggiungerà una "immunità di gregge".
In bicicletta al PAM di via Tolstoi. Primo in coda per entrare, mi fanno aspettare dieci minuti, e l'uscita di almeno cinque clienti. Quando mi fanno entrare nel supermercato ci sarà al massimo una dozzina di clienti in tutto. Sento il dovere di fare in fretta, apprezzo la loro prudenza.

13 marzo - GIORNO 6

Mi sono ripromesso di affrontare con serenità questo venerdì 13 di un anno bisestile di pandemia. Per esempio: la videoconferenza. Oggi ho provato una piattaforma che si chiama "Scopia Desktop", e poi ho ascoltato una conferenza di Fabio Lopez su La Roba e La Libertà - gli Sforza, Leonardo e Ludovico mediante "Zoom".
Durante la conferenza, da parecchie finestre del Giambellino si sentivano suonare campanacci e pentole alle sei di sera: un festeggiamento concordato attraverso i social.
E l'attività motoria all'aperto non in gruppo si può fare o no? Ci sentiamo quasi ladri facendo un giro dell'isolato per sgranchirci le gambe.
Possiamo finalmente sperare che i contagi rallentino? Forse nei prossimi giorni sì: di solito dopo una settimana i contagi si manifestano, quindi lunedì dovrebbe andare neglio, e oggi sono stati registrati finora (alle 22) meno contagi di ieri.
Intanto circolano messaggi sonori di avvocati che raccomandano: "Se vi multano perché andavate in giro senza validi motivi non pagate assolutamente l'ammenda! Altrimenti macchierete la fedina penale".
Forse questa non sarà l'ultima puntata del mio diario.

14 marzo - GIORNO 7

Siamo alla svolta? E che cos'è quella luce che vediamo in fondo al tunnel? Il faro della locomotiva che sta per travolgerci?
L'altro ieri 2651 nuovi infetti registrati, ieri "solo" 2547; e ancora meglio in Lombardia... Peccato che oggi stia andando di nuovo peggio. Il commissario comunque osserva che un numero giornaliero non basta. Bisogna fare riferimento a trend di più giorni per evidenziare i primi effetti dei nuovi provvedimenti voluti dal governo.
Da quando so che il pericolo è se ci tocchiamo il viso con le mani non pulite, appena esco per la spesa mi viene prurito al naso, prurito alle guance, prurito agli occhi...
Ore 12: da tante finestre e balconi si leva un applauso rivolto a medici e paramedici! Alla mia amica medico, che era già stata a letto una settimana e quando ha ripreso servizio tossiva ancora, ho mandato un SMS di applauso.
Altre pagine di statistiche:
https://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1
https://www.eficiens.com/coronavirus-statistiques/#italie
https://www.eficiens.com/coronavirus-statistiques/#evolution-contamination-france

Irene Lopez ha mandato ai compagni di classe un aneddoto che così rielaboro a beneficio di eventuali altri lettori.
C'era una volta una giovane donna che per nascita era la più bella di tutte. Non solo bellissima, ma simpatica, bravissima cuoca, ottima interlocutrice in fatto di storia, arte, musica, la compagna di vacanze ideale...
Inutile dire che suscitava la gelosia di tutte le altre. Aveva naturalmente i suoi difetti! Siccome era molto più elegante delle altre, sapeva scegliere scarpe fin troppo raffinate, solitamente invidiate da tutte le amiche, tra cui un bellissimo stivale con tacco 12. Risultato: ruzzolò per terra, si fece male e dovette stare a letto più di un mese.
Tutte le altre, che l'avevano sempre invidiata, la guardarono con un senso di superiorità e di rivalsa...
Peccato che 9 giorni dopo capitò loro la stessa sorte.
Lei era l'Italia, si capiva?



15 marzo - GIORNO 8

Ahimé, stiamo ancora peggiorando! Alle 21 nettamente superati i casi di oggi rispetto ai numerosi di ieri. Nondimeno la logica mi dice che domani andrà meglio.
Contromisure prese in atto: un'ora di video-conferenza (con zoom.us) con sette amici. Si scherza, si raccontano o mostrano cose interessanti, si rompe la monotonia.
E poi: venti minuti di ballo con canzoni di Beth Ditto.
Mentre scrivo (alle 21) vengo interrotto da gridi: mi affaccio e la gente alla finestra agita lampadine per incoraggiamento.
Intanto circolano bufale, è inevitabile, tipo che il virus resta attaccato all'asfalto e sulle suole delle scarpe. Però in effetti mi chiedo perché a Milano, come a Wuhan, lavano le strade, e dicono che è per sanificarle.

16 marzo - GIORNO 9

Scarpe di gomma anche se non piove: rientrato le lavo (anche se le scarpe non sono un veicolo preoccupante di infezione)
Ve li ricordate quei racconti o film di fantascienza in cui la gente si vede solo tramite schermi? Pare che vadano di moda aperitivi o cene in video-chat.
A proposito, visto il tempo libero in casa, propongo un webinar, insomma, video-lezioni, in dialogo con i partecipanti, di cultura digitale .
Se interessati, scrivetemi a zeller chiocciola cultura-digitale punto com e comunque DIVULGATE L'EMAIL CHE VI MANDERO'.
Domani è la festa dell'unità d'Italia! Visto che in questi giorni sembra che sembriamo tanto uniti moralmente quanto separati fisicamente, chi ha un tricolore della repubblica non può esimersi dall'esporlo, e chi non ce l'ha può provare a rimediare in qualche modo.

17 marzo - GIORNO 10

"Bamberga, città di tanti augusti!" recitava un'ingenua cantata semiprivata di Bach. E da Bamberga ci mandano un simpatico saluto di solidarietà (ma i bambini dovrebbero stare più lontani tra loro).
Festeggiato anniversario dell'unità d'Italia con allegre video-conferenze con i compagni e con i fratelli. C'è un argomento che non mi piace affrontare: quanto durerà. Una domanda da non porsi, per non deprimersi.
Intanto la curva dei contagi comincia ad appiattirsi... Almeno così mi sembra ottimisticamente.
Restando in casa mi sento un vero eroe! Potrei fare di più? Mi viene in mente quando, qualche ventennio fa, recatomi a donare il sangue come avevo già fatto, mi sono sentito dire che avevo la pressione troppo bassa. Dunque ho un doppio alibi per non presentarmi ai vampiri: l'età e la pressione bassa.
Nessun alibi, per contro, per il figlio di mia cognata: il 9 giugno si laurea in medicina, il 10 giugno entrerà in trincea, direttamente. Un applauso anche per te, Ottavio.

continuazione


MICAEL ZELLER